la preghiera di Socrate

Stamattina, nel silenzio di una Milano piovosa e ancora buia, leggo un post di Vito Mancuso che riporta alcune frasi delle preghiere di Socrate:

Senofonte scrive che Socrate «pregava gli Dei che gli concedessero semplicemente il bene, convinto che essi sappiano perfettamente ciò che è bene»; ovvero pregava non per ottenere qualcosa ma per diventare buono.

Platone ne fece memoria raffigurandolo mentre prega così a conclusione del Fedro: «O caro Pan e voi altri Dei che siete in questo luogo, concedetemi di diventare bello di dentro, e che tutte le cose che ho di fuori siano in accordo con quelle che ho dentro».
La preghiera prosegue: «Che io possa considerare ricco il sapiente e che io possa avere una quantità di oro quale nessun altro potrebbe né prendersi né portare via se non il temperante».
Poi Socrate si rivolge al discepolo: «Abbiamo bisogno ancora di altro, Fedro? Per me, io ho pregato in giusta misura».

Aumentare la consapevolezza di se, del proprio proposito, di come le proprie azioni sono allineate ai propri valori e di quale impatto hanno sui sistemi che abitiamo, questo per me è essere “belli dentro” ed è parte centrale e cruciale della mia ricerca e delle mie attività.

e tu… come coltivi, con le tue preghiere pagane, la tua bellezza interiore?

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